Dopo le mareggiate di scirocco dei precedenti giorni, ho deciso di tentare la sorte in una uscita a surfcasting alla ricerca della spigola. Come destinazione ho scelto come tratto di mare il proseguimento di Giannella in Toscana. Ho seguito le previsioni meteo-marine ed ero a conoscenza di trovare un mare in scaduta molto inoltrata e con acqua torbida, di conseguenza immaginavo che il predatore stesse in caccia alla ricerca di qualche facile preda. Sono giunto in spiaggia intorno alla mezzanotte in prossimità del culmine della bassa marea. Come parco esche ho portato con me due scatole di americano, una di koreano e un paio di calamari. Ho montato tre canne lanciate i diversi punti: una sotto riva, una intorno ai 35-40 metri e una lanciata il più lontano possibile. Le ore passavano e a parte qualche tocca sembrava tutto fermo. Il cielo si era annuvolato e un vento di tramontana raffreddava la serata ma sapevo che qualcosa sarebbe uscito e che l’albeggio sarebbe stato un momento propizio.
Ore 5,30. Il cielo cominciò a rischiarirsi e una fioca luce rendeva onore al meraviglioso arenile. Il fuoco acceso durante la notte mi riscaldava mentre con gli occhi facevo la scanning sui vettini delle canne: all’improvviso vedo la mia Scirocco flettersi con forza! Avevo innescato un bel pezzo di calamaro con dei flotter luminescenti. Corro e ferro! Sento che dall’altra parte c’è qualcosa di veramente grosso. La canna si piegò e batteva con forza mentre recuperavo. Mille pensieri nella mia testa e tutti mi riconducevano a lei, la spigola. Solo che le forti testate del pesce non caratterizzano i combattimenti con la regina della costa. Continuavo il recupero e tra le onde che si frangevano sulla battigia cominciai ad intravedere un grongo molto grande che cercava di divincolarsi. Finalmente lo tirai fuori dell’acqua, era enorme e sarà pesato almeno un paio di chilogrammi (confermati dalla bilancia a casa). Soddisfatto comunque della preda lo slamai ed innescai un altro filetto di calamaro. L’alba era vicina e qualche sarago portachiavi rimaneva attaccato alle mie lenze, ovviamente sono stati rilasciati immediatamente. Con il sopraggiungere del sole ho intravisto alcuni bei pesci saltare nell’acqua nei prossimità del gradino di risacca, presumo fossero spigole. Ormai il momento buono era passato e decisi che per oggi poteva bastare qui. L’appuntamento con la spigola da sogno è stato rimandato ma comunque sono assai felice della mia bella cattura, dato che lottare con un grongo da due chilogrammi è un esperienza emozionante che non capita tutti i giorni.
Un grongo di 2 kg, pur essendo una bella preda, è da considerarsi di piccola taglia….visto che non è raro pescarne esemplari che superano i 5-6 kg, pochi giorni fa, in barba alla diceria che il grongo è un pesce invernale, ne è stato pescato all’uscita del porto uno di ben 18 kg!
Nel modo più assoluto concordo con te! E’ stata una bella preda ma niente di eccezionale, specialmente perché speravo fosse una bella spigola! 😀