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Surfcasting: orate alla Feniglia

Era una mattina di luglio, mi alzai dal letto e mi affacciai alla finestra della mia casa ad Orbetello. Panorama fantastico a ridosso della laguna ma la cosa che mi interessava di più era il tempo! Scaduta perfetta. La laguna di levante era un’olio e la luna rifletteva sull’acqua come se fosse uno specchio, i gabbiani iniziavano a volare e i cormorani con quelle sagome nere increspavano l’acqua. I giorni addietro c’era stato un buon mare di scirocco, quel mare perfetto che non porta alghe ma che porta i pesci in frenesia.
La sera prima mi preparai le canne da surfcasting: Alcedo Absolute 170 gr con Mitchell 398 Alu con caricati 350 mt dello 0,21 della JTM ; Veret x vave da 130 gr con Tica Scepter bobina conica con 350 mt dello 0,22 della JTM; come terza canna la mitica Clipper dell’ Italcanna da 80 gr con Abu Cardinal 6000 con 280 mt dello 0,20 dell technium. (in alternativa alla clipper “per una maggiore tenuta sul fondo”mi portai anche un Bad Bass sea match da 100 gr accoppiata al pPenn spinfisher 450 ssg con 350 mt dello 0,21 della JTM).
La temperatura era di 28° e una leggera brezza da nord ovest puliva il cielo dalle nuvole rosse portate dallo scirocco.
Colazione al volo… veloce come superman, canne di fianco “a mo di spada celtica”, zaino in spalla con in minimo indispensabile: travi, braccioli, piombi, esche e viveri.
Partii con la mia bici direzione Feniglia, sembravo Petacchi in maglia ciclamino! Ben 3 km su pista ciclabile ma la voglia di pescare era tanta e per raggiungere il punto prestabilito, la bici è indispensabile a meno che non si vogliono fare parecchi km a piedi con l’attrezzatura da surf.
Passai nel tombolo della Feniglia, la cosi detta stada della Forestale, salutai al volo la statua del Caravaggio e proseguii alla velocità di uno sprinter con la mitica peltz alla fronte per raggiungere lo spot.
Mare perfetto, onde di scaduta, acqua poco torbida, crespo delle onde e risacca perfetta!
Tripode e picchetto sono pronti in 2 minuti! Opto per 2 shot bassi di 1.80 cm con braccioli di 2 mt dello 0.22 in fluorocarbon della Daiwa sulle canne da surf. Monto anche la Clipper che tiene bene la corrente e i suoi 50 gr montati a feeder con 2 braccioli dello 0,20 sono il top!
I 125 gr vanno bene per lanciare fuori mentre i 50 gr sono perfetti per pescare alla prima risacca. Come ami uso dei mustad 92553fs del 6! La giornata era da orate e per me non c’è miglior amo di quello per quelle bocche a morsa!
Come esche opto per telline (fatte da me i giorni addietro), americano, bibi, granchio…. sperando di farne qualcun altro sulla battigia.
Le canne mi permettevano, anche se telescopiche, di lanciare in above, side e mezzo ground, lo stesso non valeva per la Clipper. Tutto era pronto, ora toccava solo metterci un po di muscoli e tecnica!
La tenue luce del sole si stava facendo strada tra ne nuvole ormai lontane, la situazione era allettante e infatti dopo pochi minuti la Clipper si flette in maniera esagerata. Eccola è la spigola!! Invece dalle testate e dalle “non fughe laterali” capii che, come previsto, la giornata era da orate. La splendida orata di 1,2 kg arrivò sulla battigia dopo aver mangiato la tellina da me innescata sul mustad. Bene bene pensai, la giornata era appena cominciata e già ero soddisfatto!
Per la prima mezz’ora poco o niente, solo delle piccole mormorette si attaccarono agli americani e alle telline, ovviamente le rilasciai immediatamente con molta cura.
Ai primi raggi di sole,  la 170 gr inizia un via vai di filo teso e in bando, era lei e stava gustando un bel granchio sul mio doppio amo della jaguar color marrone. Dato l’assenza di vento, stavo pescando con l’archetto aperto in modo che, con la montatura scorrevole, l’orata non avrebbe sentito nessun tipo di resistenza. In pochi secondi vedo che il filo è quasi giunto alla fine, chiudo l’archetto e ferro. La sento battere mentre recupero, era simile all’altra e infatti pesava 1,1kg. Che giornata!
Da li a poco è stato tutto un susseguirsi di mangiate e diverse orate tra i 400gr e i 650 gr finirono nel mio secchio. Ma le sorprese non erano ancora finite, l’ultima abboccata  mi regalò di nuovo una mangiata clamorosa sulla Clipper e un altra orata da 1,2 kg.
Alla fine della mattinata il sole era alto,  si erano fette le 12,00 e le orate non si facevano più vive da circa 1 ora. Il mare era scaduto completamente e forse per questo motivo si erano allontanate di parecchio tant’è che neanche con un ground completo le tocche si facevano vedere.
Contai nel secchio ben 13 pezzi di cui 3 superavano il  chilogrammo. Oltre a quelle nel carniere, durante la mattinata,  ne rilasciai una decina tra orate e mormore dato che, per i miei standard, 3 etti di peso sono pochi e la mia etica mi impedisce di portarle a casa.
Prima di lasciare la spiaggia, mi concessi  un ricco e rilassante bagno anche perché ora, dovevo pedalare per un bel po’ sotto al sole cocente di luglio.
LA PESCA… passione allo stato puro, contatto con la natura, paesaggi e ricordi che nessuno ci potrà mai portar via!

RAFFAELLO

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