Intervistare personaggi di spicco del surfcasting è davvero stimolante. Ti motiva a fare meglio, a dare di più, ti da una visione di quello che puoi e vuoi diventare. Parlare con chi ha un grande bagaglio di esperienza, acquisito dalle tante battute di pesca, è un po’ come se si parlassi direttamente con il mare, dato che può svelarti i suoi segreti più nascosti. Quando poi si tratta di personaggi come Michele Nardi, uno dei maggiori esponenti del surfcasting a livello mondiale, la cosa si moltiplica! Leggendo le sue risposte, ti renderai conto che la sua filosofia è quella del vero surfcaster: la ricerca del pesce più grande! A questo punto non mi resta che ringraziare Michele per la sua grande disponibilità e per la volontà di condividere la sua esperienza con i nostri lettori, quindi facciamone tutti tesoro.
Buona lettura.
Come è nata la tua passione e da quanto pratichi il surfcasting?
Credo di essere nato con la passione per la pesca, che per molti anni mi ha portato a praticare le più svariate tecniche in acqua dolce. Poi, lentamente mi sono avvicinato al mare e subito ho intrapreso quella che fino ad una ventina d’anni fa sembrava a tutti una disciplina senza futuro: Il surf casting.
In controtendenza ho apprezzato molto la pesca dalla spiaggia ed ho creduto nelle grandi potenzialità che racchiudeva, di cui il tempo poi mi ha dato ragione.
Che consiglio daresti ad una persona che inizia a praticare ora questo sport?
Il miglior consiglio è quello di non mollare dopo le prime inevitabili uscite senza vedere un pesce, perché quando si acquisisce un po’ d’esperienza tutto cambia ed inizia il divertimento.
Cosa fa realmente la differenza nel surfcasting?
Prima di tutto bisogna distinguere il surf casting dalle competizioni (che ostinatamente continuano a portare questo nome). Le gare ormai non hanno niente a che vedere con quella che è la disciplina vera e propria, e cioè la ricerca del pesce grosso in esclusiva: questo è lo spirito del surf, dove la vera differenza è data semplicemente dall’esperienza, che ovviamente aiuta anche nella scelta di un’attrezzatura ben equilibrata.
Da cosa riesci a capire se il mare è redditizio o meno?
E’ il senso dell’acqua che mi aiuta, un fattore difficile da acquisire che ovviamente determina una grande differenza. Inoltre, prima di andare in spiaggia cerco di farmi un’idea precisa della situazione meteo consultando varie pagine online.
Quanto l’attrezzatura può fare la differenza nel surfcasting?
Pescare bene è sempre meglio del contrario ed è impossibile farlo senza il supporto di una buona attrezzatura, che sta alla base del vero surf casting.
In base a cosa scegli il tuo hot spot?
Primo, in base al tempo che ho a disposizione. Secondo, in base alla stagionalità e alle condizioni meteomarine.
Qual è il segreto per catturare il pesce da sogno?
Primo, la scelta del punto preciso. Secondo, il fatto di non mollare mai, neppure di fronte ai mille inevitabili cappotti.
Per mia esperienza personale sto notando che diventa sempre più difficile portare a casa un bel secchio pieno di pesce. In questi ultimi 10 anni secondo te c’è stato qualche cambiamento che ha portato il pesce ad allontanarsi dalle coste?
Ho visto dei grossi cambiamenti. Sono arrivati in dosi massicce altre specie di pesci, che comunque, al di là da quello che vogliono farci credere le varie riviste (scritte nella maggior parte dei casi da persone altamente incompetenti), sono presenti da sempre anche se in zone del Mediterraneo abbastanza ristrette. Di conseguenza altre specie, che si sono sentite minacciate, si sono allontanate. Ma la realtà che di sicuro influisce maggiormente, appurata anche consultandomi con dei bravi biologi marini, è il non rispetto della legislatura. Specialmente con lo strascico costiero, che con i suoi chilometri di reti ha effetti disastrosi su tutto l’ecosistema, sono riusciti a rovinare già buona parte delle nostre coste. Aggiungo anche che la situazione attuale è critica e se non verranno presi dei provvedimenti seri tra pochi anni la pesca sportiva potrebbe essere solo un ricordo.
Per ultimo, ma non certo in ordine d’importanza, c’è l’inquinamento che avanza inarrestabile!
Nonostante tutto il Mediterraneo ha saputo in qualche modo rigenerarsi, infatti, è riconosciuto da tutti come uno dei mari più pescosi al mondo: l’Italia purtroppo fa un po’ eccezione, ma basta oltrepassare qualsiasi nostro confine per trovare realtà ben diverse, certamente migliori.
Qual’ è il momento giusto per iniziare a far le gare?
Vorrei dire mai! Perché, come ho già accennato le competizioni non c’entrano niente col surf. Nelle gare si pratica una vera e propria “canna da riva”. Comunque, aggiungo che ogni momento può essere quello giusto, ma credo che prima è meglio è, nel senso che chi inizia pur non essendo proprio un giovanotto non raggiunge mai buoni risultati.
Navigando sul web ho letto che organizzi corsi sul surfcasting, mi piacerebbe sapere come funzionano e quando avremo l’opportunità di frequentarli?
Da tempo ho fatto della mia passione un lavoro. Ho studiato molto, specialmente sui materiali, ed oggi sono consulente tecnico presso la ditta Trabucco, che è la più grande d’Italia nel suo genere. Inoltre, collaboro con altre due belle aziende: Fonderia Roma e Aqua (dove stiamo mettendo a punto un occhiale polarizzante specifico per il surf).
I corsi, oltre ad aiutare i partecipanti, mi aiutano a capire bene cosa serve per riuscire sempre ad innovare questo grande settore della pesca sportiva, che senza dubbio conta il maggior numero di appassionati. Di corsi ne faccio di diversi tipi, da quello di lancio tecnico della durata di un solo incontro a quello di pesca completo, che di incontri ne conta quattro. Inoltre, organizzo gite di surf casting e ti posso dire che anche l’ultima che abbiamo fatto all’Isola d’Elba è andata bene, con belle catture e grande entusiasmo da parte di tutti. Di fatto, visto la grande richiesta ad ottobre si riparte! Per quelli già in programma ci sono le varie news sul sito Pescareonline.it di cui sono collaboratore fisso.
Voglio salutare calorosamente i lettori di SurfcastingBlog e ricordare a tutti quelli che desiderano contattarmi che il mio indirizzo e-mail si trova sul sito della Trabucco alla voce Testimonial.
Grazie mille!