Dopo un paio di pescate da dimenticare, ieri sera c’è stato un bel brack dalla minutaglia fastidiosa che ha contornato le precedenti uscite. Sono giunto sull’arenile di Torre Flavia intorno alle 18:00 per una nuova battuta di pesca a fondo a mormore e orate.
Ci sono ancora tanti bagnanti sulla spiaggia. Con tutta la calma del mondo inizio a montare le due canne prescelte: Cattura Mn 100 gr e Cassiopea 120 gr. Il complesso pescante è stato il solito: trave da 160 cm con doppio snodo e terminali da un metro per la canna da ledgering; trave da 160 cm con doppio snodo e terminali da 120 cm per la Cassiopea;
Esca per la serata: 3 arenicole, un americano e un koreano.
Pesca a fondo a orate e mormore
Intorno alle 19:30 la spiaggia si era quasi totalmente svuotata e finalmente ho potuto lanciare le mie esche. Il primo squillo è arrivato sulla Cassiopea, un leggero tocco ha fatto vibrare il cimino. Ferro. Sento qualcosa ma è piccolo. Un’ oratella da rilascio.
Nei 20 minuti successivi ho catturato un ombrina da 10 cm, una tracina e un’altra orata sempre da rilascio. Cavolo! Ho cominciato a pensare che forse questa serata no sarebbe stata diversa dalle altre, ma nemmeno finisco di formulare questo pensiero che vedo una mangiata decisa sulla cattura. Il cimino si piega con estrema irruenza. Questa volta è un pesce carino. Ferro. Inizio la fase di recupero e sento il pesce dimenarsi. Un piccola lotta sotto riva, ed ecco la prima mormora della serata. Proprio durante il recupero della mormora, sulla spiaggia sono arrivati anche i miei due compagni di avventura: Marco e Cristiano.
Pesca a fondo sul picco di bassa marea
Dopo una mezz’oretta arriva la seconda e la terza abboccata, tutte mormore di discreta taglia. Nonostante ci fosse il picco di bassa marea alle 22:30 circa, sembra che qualche pesciotto giri lo stesso. Poi quando un sostenuto vento da ovest ha cessato di soffiare, tutto è diventato più facile. I nostri lanci sono diventati più efficaci e fare qualche metro in più di certo può esserci d’aiuto.
Nel mentre sono arrivate le prime catture anche per Marco e Cristiano. Soprattutto il buon Marco ha iniziato a tenermi testa. E in breve tempo è riuscito a prendere 4 pesci, tra cui una discreta orata sui 6 etti. Come ormai avrete capito, sono un tipo molto competitivo. Mi piace fronteggiarmi con qualcuno quando sono a pesca, è un modo costruttivo per tenere la tensione alta e per impegnarsi di più. E poi ci sono gli sfottò, prima, durante e dopo. Anche questo fa parte del mondo dei pescatori.
Le catture tra me e Marco si susseguono, fino a quando arriviamo a 6 a 5 per lui. Sembra tutto finito. Le tocche sono diventate molto meno frequenti. Partono già le foto di rito, quando mi accorgo che il segnala catture e appoggiato a terra e il filo è in bando. Corro alla canna e ferro. La Cattura si piega di brutto. E’ la prima volta che la vedo così piegata e questo vuol dire che c’è qualcosa di grandicello attaccato al mio amo. Nonostante il peso, il recupero fila liscio fino al sottoriva, quando inizia una divertente lotta. Il pesce cerca di scappare ma ormai è cotto. Aspetto l’onda e… ecco una mormora bellissima. La più grande che abbiamo mai preso. Il peso stimato a casa è di 720 grammi. Fantastica direi!
La serata è terminata con questo carniere: Marco 2 orate e 4 mormore, Cristiano 1 mormora (ma lui ha passato la serata al telefono), infine io con 6 mormore. Il buon Marco pensava di strapparmi una vittoria, ma in zona Cesarini è arrivato il tanto agognato pareggio.
Devo dire che è stata una serata molto divertente, ci sono state diverse abboccate e anche alcune stuccate in fase di lancio (una volta ogni due mesi c’è la mia serata no, dove mi succedono le peggio cose 🙂 ). Nonostante ciò, sono contento del risultato, ed inizio a credere che anche la bassa marea, in certe condizioni, può dare qualche risultato soddisfacente.