Se stai seguendo gli articoli delle mie ultime uscite a surfcasting, ti sarai reso sicuramente conto che non sto passando un periodo straordinario. I cappotti si fanno sempre più sentire e quando la collezione comincia a superare il limite consentito, ho bisogno di ricaricare le pile. E quale miglior modo di una battuta di pesca a fondo alle mormore.
Come detto in passato, nel periodo invernale quando soffiano i venti di tramontana, la Feniglia si trasforma in un ottimo spot per la cattura delle mormore di taglia. Diciamo che, in queste condizioni, le opportunità di fare un ottimo carniere sono abbastanza elevate. E allora, quale cura migliore per spezzare la serie di cappotti?
Pesca dalla spiaggia alle mormore
A volte credo sia importante, rompere le righe, tirare un po’ il fiato, per poi intraprendere di nuovo la via che si sta percorrendo. Nel mio caso è quella del surfcasting duro e crudo alla ricerca della regina. Solo che sentivo il bisogno di fare qualche cattura e di provare di nuovo quell’emozione che solo un pesce in canna ti sa regalare.
la pesca a fondo lo conosco bene e so come affrontare il mare, per il surf ci sto lavorando sopra e ora è il mio pallino. Non passa giorno che non penso a quando sarò di nuovo lì, difronte alle onde, ad affrontare un’altra estenuante battuta di surfcasting. Ora dovevo spezzare l’incantesimo dei cappotti o meglio la stregoneria.
A volte penso davvero che qualcuno mi abbia fatto una sorta di macumba o un rito voodoo, nonostante non mi ritengo per niente superstizioso. Nei momenti di difficoltà si tende a trovare delle spiegazioni e si cade nella tentazione di attribuire le colpe anche a forze sovrannaturali come la sfortuna. Non sarà vero, anche se, un “buona pesca” detto da persone inconsapevoli può dare i suoi frutti… 😀
Pesca a fondo in Feniglia
Siamo giunti in Feniglia intorno alle 15:00. Il mare è calmo e l’onda di risacca riempie il silenzio della natura che ci circonda. Un leggero vento che proviene da nord rinfresca i nostri volti. Un sole tiepido rende mite l’aria e ci avvolge con il suo soave calore. Ogni qualvolta vengo a pescare in questo meraviglio posto, mi dimentico veramente di tutti i problemi e mi lascio trasportare dalle emozioni che mi regala. Provo una sensazione bellissima, come se mi rincongiungessi con me stesso. Insomma è un’esperienza da provare.
Ovviamente ho rispolverato tutta la mia attrezzatura da beach ledgering: Cassiopea 120 gr con mulinello Daiwa Windcast 4500, Cattura MN 100 gr con mulinello Shimano Ultegra CI4 4500, Tubertini eurocasting 110 gr con mulinello Abu Garcia 3500.
Montatura pesca a fondo alle mormore
Osservando il mare ho notato un cospicuo branco di cefali che pascolava a 20 metri dalla riva. Non ne ho mai catturato uno dalla spiaggia e devo dire che non è nemmeno una cosa semplicissima da fare, anche se non mi ci sono mai messo seriamente, ma questa volta volevo tentare. Ho innescato due pezzettini di koreano e ho lanciato proprio vicino al branco, lasciando il filo in bando, dato che sono molto sensibile alla tensione del filo. Pochi minuti dopo, la canna si flette. Wow!
Da quanto tempo non vedevo il cimino muoversi, un’emozione quasi perduta è tornata a farsi sentire viva come non mai. Ferro leggermente e sento che qualcosa ha abboccato. Sarà il mio primo cefalo? Invece no, un piccola oratella ha abboccato al mio amo. La libero e rilancio la lenza in acqua. Ho visto diverse spizzicate, ma nemmeno un cefalo è rimasto attaccato alla mia lenza.
Le catture
La prima mormora è arrivata intorno alle 16, ma nonostante sia poco oltre la misura minima consentita, la libero e mi auguro di incontrarla quando sarà più grande. Da questo momento in poi, ci sono state diverse tocche. Tante mormore da rilascio ci hanno intrattenuto nella fase pre-tramonto e solo quando il sole è calato che le mormore di taglia sono arrivate. Le tocche sono sempre leggere e a volte i segnala cattura non salgono nemmeno. C’è poca frenesia alimentare e questo non è un buon segno.
Dalle prime di ore di pesca con tante mini catture ci siamo immaginati un serata diversa, ma forse, a causa della bassa marea che incombe, le mormore si sono tenute a maggior distanza. La serata si è conclusa con 7 pezzi decenti e almeno una ventina di prede rilasciate, oltre a 7-8 stelle marine che, nei momenti di assenza di pesce, hanno banchettato felici con le nostre esche. Sono riuscito a catturarne addirittura 3 con 2 ami… povero me!
Nonostante tutto la serata è stata piacevole e intorno alle 22:00 abbiamo deciso di chiudere il tutto e di rincasare, ma la magia della Feniglia non è ancora finita. Mentre camminiamo nella macchia mediterranea che ci divide dalla macchina, un paio di occhi ci osservano a distanza tra il buio della vegetazione. Illumino con la mia lucetta e un bellissimo daino ci guarda prima con circospezione, per poi correre via balzando qua e là. Che dire, grazie Feniglia.
Anche se queste non sono le pescate che caratterizzano questa spiaggia, per me l’importante era “scappottare” e ci sono riuscito. La pesca a fondo alle mormore ha dato i suoi frutti. Ora sono guarito dall’astinenza di pesce e ho ricaricato le pile, insomma, la cura ha funzionato bene e sono di nuovo pronto ad affrontare una nuova avventura nel segno del surfcasting.