Come evitare i cappotti nel surfcasting è una domanda che mi sono posto molte volte. Quello che ho capito e che non bisogna tentare la fortuna. Quando che le condizioni per fare un buon carniere non ci sono, la cosa migliore sarebbe quella di rimandare la battuta di pesca. Per quattro volte sono caduto nella tentazione pensando che tutto può succedere. La realtà non è questa, quando non ci sono i presupposti giusti il “cappotto” è assicurato.
Sabato sera sono stato alle Murelle. Le previsioni davano vento di scirocco di 15 km orari e mare montante. Mi sembrava una buona situazione per pescare, soprattutto per le ombrine. Poco prima di partire ho dato uno sguardo alle varie webcam e mi sono reso conto che il mare era calmo e il vento assente. In quel momento avevo capito che non sarebbe andata come speravo. La cosa migliore sarebbe stata quella di restare a casa e di rinviare la battuta di pesca di qualche giorno. Però la speranza è l’ultima a morire e quindi sono andato lo stesso. Risultato: una mormoretta appena arrivato e poi granchi, granchi e granchi!
Secondo me imparare qualche volta a dire no alla pesca non è una cattiva idea. Non dico che bisogna andare solo quando il mare è ottimo, ma evitare di andare quando sei proprio convinto che faccia schifo.
Il mese di maggio è stato molto particolare, siamo passati dal caldo estivo al freddo autunnale. Queste cambi di pressione atmosferica e di temperatura influiscono pesantemente nella pesca. In questo periodo dell’anno per fare un buon carniere servirebbe alta pressione e mare calmo. Di conseguenza fino a che non ci sarà un minimo di stabilità proverò ad evitare cappotti già annunciati, anche se tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare! 😀 Quindi la risposta alla domanda su come evitare i cappotti nel surfcasting è una sola: restare a casa.
Tu vai a pesca anche quando le condizioni non sono buone? Rischi o rimandi la pescata?