Nel vasto mondo sommerso, i pesci non si affidano solo alla vista, al tatto o alla linea laterale per orientarsi, cacciare o evitare i predatori. Tra i sensi più sviluppati, l’olfatto dei pesci gioca un ruolo fondamentale per molte specie marine e d’acqua dolce. Ma quanto è davvero sensibile il naso di un pesce? E come possiamo sfruttare questa conoscenza nella pesca sportiva? Scopriamolo insieme.
Come funziona l’olfatto dei pesci
A differenza dei mammiferi, i pesci non possiedono un vero e proprio naso come lo intendiamo noi. Le narici (o narici nasali) presenti sulla testa servono esclusivamente a captare gli odori, senza alcuna funzione respiratoria. Questi piccoli fori conducono a camere olfattive rivestite di recettori sensoriali, capaci di rilevare molecole chimiche disciolte nell’acqua.
L’olfatto dei pesci è straordinariamente sensibile. Alcuni predatori, come gli squali, possono percepire una singola goccia di sangue diluita in milioni di litri d’acqua. Altri, come il salmone, utilizzano l’olfatto per ritrovare il fiume in cui sono nati, riconoscendo le specifiche molecole chimiche rilasciate dal substrato del fondale.
A cosa serve l’olfatto?
L’olfatto nei pesci è coinvolto in numerosi comportamenti vitali:
Trovare il cibo: Molte specie utilizzano l’olfatto per rilevare la presenza di prede anche a grande distanza, soprattutto in acque torbide o durante la notte.
Orientarsi: Specie migratorie come anguille e salmoni usano l’olfatto come una sorta di “bussola chimica” per navigare verso i luoghi di riproduzione.
Riproduzione: Gli odori aiutano i pesci a riconoscere i partner pronti per l’accoppiamento.
Difesa: Alcuni pesci rilasciano feromoni d’allarme in caso di pericolo, avvertendo i compagni della presenza di un predatore.
Come sfruttare l’olfatto dei pesci nella pesca
Conoscere il ruolo dell’olfatto può fare la differenza tra una giornata infruttuosa e una ricca di catture. Ecco alcuni consigli pratici:
1. Utilizza esche odorose: Le esche impregnate di aromi, sia naturali che artificiali, sono particolarmente efficaci per attirare i pesci. Ad esempio, in mare, le sardine fresche rilasciano un forte odore che attira predatori come spigole e serra.
2. Aromatizza le esche artificiali: se peschi a spinning l’utilizzo di spray o gel aromatici può aumentare l’attrattiva di esche in silicone, soprattutto in acque poco limpide.
3. Rispetta la pulizia: Evita di contaminare le esche con odori estranei (ad esempio sigaretta o crema solare) che possono allontanare i pesci.
4. Pasturazione: Creare una scia odorosa nell’acqua è una tecnica efficace per richiamare i pesci in una determinata area. Una pastura ben preparata può fare miracoli, soprattutto nella pesca bolognese o feeder.
Conclusione
L’olfatto dei pesci è un senso straordinario e spesso sottovalutato. Capirne il funzionamento ci permette di affinare le nostre tecniche di pesca e aumentare le possibilità di successo. La prossima volta che prepari la tua attrezzatura, ricorda che un’esca ben profumata può essere irresistibile per il pesce che stai cercando.