La domanda di Roberto apre un mondo fatto idee diverse tra gli amanti del surfcasting, cercherò di rispondere nel modo più oggettivo possibile cercando di menzionare i pregi e i difetti di entrambi i casi.
Il filo conico è un monofilo, per esempio dello 0,22 che negli ultimi 15-20 metri di bobina aumenta il suo diametro gradualmente fino a raggiungere uno 0,57. La praticità di questa tipologia di fili la troviamo specialmente con il mare mosso dove, evitando il nodino dello shock, abbiamo la possibilità di effettuare una pesca più pulita, specialmente in presenza di passate di alghe evitando di conseguenza una bobina dello 0,40. In questo caso lanciamo sì senza utilizzare uno shock leader ma subiremo molto più l’influenza delle onde e delle correnti del mare, in questo modo ne risentirà il complesso pescante risultando più sordo nelle tocche. Un altro limite del filo conico è che se disgraziatamente stucchiamo in fase di lancio, o per qualche arcano motivo, questo diventerà un filo comune. Un pregio è la varietà dei colori all’interno della bobina stessa che ti permette di sapere più o meno la distanza di lancio e di conseguenza puoi rilanciare più facilmente nello stesso punto dove magari hai catturato una preda.
Utilizzare un classico monofilo con shock leader ha due inconvenienti: per primo c’è il rischio di rompere sul nodino durante la fase di lancio dopo parecchie sollecitazioni; in secondo luogo con la presenza di alghe il nodino dello shock diventa deleterio per la pesca dato che lo sporco si accumulerà durante la fase di recupero sul nodo stesso, arrivando così al primo anello della canna con il rischio di intasarlo. Questo potrebbe compromettere la cattura della preda. Per maggiore informazioni sui fili puoi consultare la nostra enciclopedia.
Ora che ho citato i pregi e i difetti espongo le mie preferenze: direi con certezza che durante l’inverno il conico è l’ideale mentre con l’estate è preferibile lo shock leader! 😀