Vai al contenuto
Surfcasting Blog » Come capire il mare » Come capire il mare: il pascolo dei pesci

Come capire il mare: il pascolo dei pesci

prevedere i movimenti dei pesci ci permettere di fare ottime battute di surfcasting

Dopo aver compreso a fondo il mare, cerchiamo di capire quali sono i cos’è il pascolo dei pesci. Le correnti, che si creano nelle costa, determinano la rotta di pascolo dei pesci e il conseguente avvicinamento verso la riva alla ricerca di cibo. Come avete ben capito, gli esemplari che cerchiamo nelle nostre battute di surfcasting non vivono vicino alla riva ma si avvicinano nei momenti più opportuni, come per esempio una scaduta o una forte escursione di alta marea. I pesci solitamente provengono, a seconda della specie, da fondali scogliosi o ricoperti di posidonia a largo della costa, oppure da porti o scogliere nelle vicinanze dell’arenile.

Il pascolo dei pesci

Come detto in precedenza, i pesci si avvicinano alla spiaggia sfruttando la corrente primaria in modo da diminuire il dispendio di energie. Arrivati vicino la costa ricercano il cibo attraverso l’olfatto, mettendosi controcorrente e raggiungendo quasi sicuramente l‘accumulo detritico. Questo spiega il perché lanciando dopo l‘ultimo frangente, dove si crea l’accumulo più sostanzioso, le abboccate sono maggiori.

A questo punto bisogna fare una distinzione tra pesci piccoli e quelli grandi: i primi lì possiamo trovare all’inizio della rotta di pascolo, che lasceranno appena si sazieranno facendo poi ritorno alla zona di partenza; i pesci di taglia maggiore invece hanno bisogno di molto più cibo, quindi il loro pascolo coprirà distanze più ampie dandoci l’opportunità, attraverso bocconi consistenti, di insidiarli più facilmente senza il disturbo della minutaglia.

Questo è un’altro pezzo di puzzle importante da aggiungere al quadro oramai quasi completo. La prossima settimana trarremo le conclusioni e ti svelerò un segreto fondamentale nel surfcasting. Continua a seguirci!

3 commenti su “Come capire il mare: il pascolo dei pesci”

  1. Salve ,mi capita a ottobre e novembre in giornate splendide di andare a pescare e non prendere niente mentre a pochi metri dal gradino passeggiano branchi piccoli di orate neanche troppo piccole ho provato a mettere l esca vicino a loro ma niente non mangiano,forse non sono i frenesia alimentare ? sono vicino alla riva per scaldarsi ? ci vuole l esca perfetta ?

    1. Di solito il quel periodo viene adoperato anche il cannolicchio con guscio o senza guscio. Prova in entrambe le soluzioni, poi, come fai il trave?

      1. Ciao Piero, in realtà il cannolicchio è un esca buona per tutte le stagioni e lo puoi utilizzare con o senza guscio. Solitamente parto senza guscio, se poi è preda di pesci piccolo, lascio anche il guscio, così diventa più selettivo. Ovviamente parlo del cannolicchio nostrano. Il cannolicchio atlantico invece lo utilizzo esclusivamente in condizioni di mare mosso. Per il trave, se uso il cannolicchio, prediligo un long arm. Quindi, mini trave con un bracciolo dai 130 cm a salire, almeno dello 0,20 mm. Poi dipende sempre dalla preda che vuoi insidiare e ancora prima dalle condizioni meteo marine.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *