Sto per raccontare una di quelle pescate indimenticabili. Una di quelle storie che racconterai ai tuoi amici pescatori ogni volta che li vedrai. Un ricordo indelebile di una incredibile battuta di pesca a fondo alle orate all’alba.
Da troppi giorni sento notizie di catture, vedo continui post con foto di orate. L’ossessione sale. Non posso più aspettare. L’orata è un pesce che mi appassiona particolarmente e la desidero ardentemente. Devo porre rimedio. Devo andare a pesca.
Per fortuna ho avuta un dritta dai miei amici Carlo e Paolo Schiavone, nonché titolari del negozio di pesca “Il Martin Pescatore” a Cesano (Roma). Anzi ti consiglio ti mettere “mi piace” alla loro pagina di Facebook, perché oltre ad essere forniti, possono darti tantissimi consigli di pesca, in particolare sul Surfcasting.
La partenza
Sono le 3:15 del mattino. In questo momento mi chiedo chi me lo abbiamo fatto fare ad alzarmi così presto. Ma come si dice, chi dorme non piglia pesci. Ho iniziato a pensare alla pescata e l’adrenalina ha fatto effetto ancor prima del caffè. Sono sveglissimo. In fretta e furia mi vesto. Dopo pochi minuti sono già in macchina. Alle 4:30 sono già in spiaggia.
E’ ancora praticamente buio. Un flebile luce sala da est. Preparo subito la nuova Shimano Ultegra J 4,50 con casting 250 gr. Mulinello Shimano Surf Leader. Monto un trave da 160 cm a doppio bracciolo con piombo da 150 gr. Terminale in fluorocarbon da 130 cm dello 0,20. Amo back del 10. Esca arenicola.
Lancio subito la canna. La metto in tiro ed inizio ad aprire la speedmaster surf 4,50 metri da 200 gr. Il tempo di innestare la vetta, mi giro verso l’ultegra J e ha il filo totalmente in bando. Wow. Di solto non succede subito. Prendo la canna e ferro. C’è qualcosa. Dopo poco una mormora è già nel secchio. Chi bene inizia è a metà dell’opera. Innesco di nuovo l’arenicola e rilancio.
Monto l’altro Surf Leader sulla secondo canna, inizio a passare il filo negli anelli, quando vedo la vetta della Ultegra J piegarsi. Un’altra mangiata. Recupero ed ecco un altra mormora. Per farla breve sono riuscito a montare la seconda canna dopo mezz’ora. Ho usato ovviamente lo stesso assetto.
Il sole ormai è sorto e alle 5:30 arriva la doppietta di mormore. Non so quante ne ho fatte. E’ stato tutto così fulmineo che non ci ho capito nulla. Ma ora aspetto lei, l’orata. Sento che il suo momento. Sicuramente il posto dove sto pescando è fruttuoso e se ci sono le mormore, ci possono essere anche le orate.
Orate all’alba: le catture
Ore 5:45. Dopo 15 minuti di calma, vedo una sgrullata sull’Ultegra J. Cavolo veramente un bella mangiata. Corro verso la canna e ferro. C’è qualcosa di bello attaccato all’amo e sento subito le inconfondibili testate. Senza dubbio è un orata. Arrivate nel sotto riva tenta diverse fughe, la lavoro un po’ con la frizione e finalmente riesco a tirarla fuori. Una bellissima orata. Siamo sotto al chilo ma è comunque un bel pesce.
La slamo, faccio una foto e rilancio. Passa pochissimo ed ecco un altra abboccata sempre sull’ultegra J, sembra veramente una canna fortunata. Ferro e subito sento le testa inconfondibili. Però questa volta è sicuramente più piccola. Recupero un’altra orata e di corsa innesco un’altra arenicola.
A questo punto decido di spostare la canna Speedmaster sulla destra della canna Ultegra J, vediamo se le tocche arrivano anche qui. Non passano nemmeno 5 minuti e proprio sulla speedmaster arriva la prima tocca. Inizio a recuperare l’ennesima orata e nel mentre vedo la vetta dell’Ultegra J piegarsi pesantemente e continuare a bacchettare. Santo cielo, non mi danno tregua. Mi sbrigo a recuperare un orata da circa 4 etti e corro all’altra canna. Ferro e c’è qualcosa di bello.
Recupero con attenzione perché le testate sono importanti. Sembra avvelenata. La porto sotto e dopo un paio di partenze il gioco è fatto. Mi aiuto con l’onda ed ecco un’altra orata di poco sotto al chilo. Meravigliosa. incredibile ho tutte e due le canne fuori dall’acqua. Mi sbrigo a rinnescare e le rilancio entrambi. Tra l’altro non c’è bisogno di esasperare i lanci. La buca si trova sui 90 metri.
Doppietta di orate all’alba
Sono arrivate le 7:00 e sono felicemente esausto. Non avrei mai immaginato un pescata così. Ad un certo punto, vedo una bella mangiata sulla speedmaster. La canna si piega più volte, tant’è che ho deciso di fare un breve video dell’abboccata che troverai qui di seguito.
Che dici forse è arrivato il momento di ferrare? Magari è una big. Prendo la canna e ferro. Mi rendo conto di aver qualcosa di grosso dall’altra parte. Sento delle testate poderose e continue. La vetta della canna è molto piegata. Allento la frizione e recupero con attenzione.
Arrivato nel sotto riva, non ci capisco più niente. Vedo una bella sagoma tra le ondine e subito dopo vedo un bagliore poco più giù. Dopo diverse fughe tiro fuori due orate. Una sotto il chilo e una sul mezzo chilo. Fantastico.
Alle 8 di mattina ho finito l’esca e non ho idea di quanti pesci ho preso. Sono stremato. Faccio le foto di rito ed inizio a smontare la prima canna. Con l’ultimo pezzetto di arenicola però riesco a prendere l’ennesima orata. Una pescata alle orate all’alba veramente indimenticabile.