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Orate dalla spiaggia

Racconto di un incredibile doppietta di orate

Siamo ormai nel pieno della stagione estiva e nonostante diverse battuta di pesca, l’ossessione per catturare le orate dalla spiaggia non passa e forse non passerà mai. Lo sparide d’oro è un pesce affascinante, possente e dalle testate inconfondibili. Ma bando alle ciance e ora di partire con il racconto di un di una doppietta di orate indimenticabile.

Sono giunto in spiaggia intorno alle 4 del mattino in compagnia del mio amico Carlo Schiavone del negozio “il martin pescatore” di Cesano che oltre ad essere una persona piacevole, è anche molto competente in materia di Surfcasting e pesca a fondo della spiaggia in generale. Le chiacchierate con lui fornisco sempre un sacco di spunti interessanti.

MORMORE AL CREPUSCOLO

La notte sta lasciando spazio ai primi timidi raggi di sole che rischiarano il cielo ad est. Decido di iniziare a lanciare la prima canna, speranzosa che le prime orate facciano già visita alla mia esca. Per il momento decido di lanciare solo una canna, la mia fidata Shimano Ultegra J che mi sta regalando grandi soddisfazioni.

Non devo aspettare molto per vedere la prima tocca, nemmeno il tempo di innescare una nuova arenicola sull’ago, che già qualcosa ha abboccato alla mia canna. Wow. Si parte da subito. Prendo la canna e recupero una bella mormora. Il tempo di rilanciare e poco dopo arriva una doppietta. Mi fermo di nuovo. Aspetto che il sole salga un altro po’. Non voglio sprecare l’esca per le mormore.

Sono le 5 del mattina, il cielo si è schiarito per bene e ora anche la Shimano Speedmaster è in acqua. Per entrambe le canne ho usato un trave con doppio terminale dello 0,20 mm da 130 cm, amo back del 10 e come esca arenicola.
E le prima mangiata interessante arriva sull’Ultegra J e una bellissima orata da circa 7 etti finisce nel secchio. Da questo momento in poi non ho più tregua. Continue mangiate e doppiette di orata di taglia.

Orate dalla spiaggia: la super doppietta

Sono ormai le 7:00 del mattino e il mio secchio è già pieno. Ma è proprio in questo momento che arriva l’ennesima mangiata sull’Ultegra J. Corro e ferro. La canna si inchioda. Porca miseria è qualcosa di veramente grosso. La vetta della canna è piegata e le testate rimbombano fino al pedone della canna. Sempre essere un pesce di almeno 2 Kg.

La tensione sale, la frizione parte. Ho un terminale dello 0,20 mm e un piccolo amo del 10. Non sono nelle condizioni di poter forzare il pesce. Arrivo finalmente sotto il gradino di risacca e mi accorgo che le orate sono due. Sull’amo alto ne ho una da circa 8 etti e nell’amo dietro una da 1,2 Kg (pesate a casa). Cavolo sono nei guai. Il mare è calmo e le onde non mi aiutano di certo a spiaggiarle. Il problema non sarà fare uscire la prima ma la seconda.

Per fortuna ho una grande canna tra le mani che mi aiuta a gestire al meglio le prede, ma anche chi la manovra sa il fatto suo. 🙂
Riesco a spiaggiare la prima e poi con calma faccio uscire anche la seconda. Wow. Che doppietta incredibile. Mi complimento con me stesso, non era semplicissima come situazione. Con un pizzico di fortuna sono riuscito a tirarle fuori entrambe.

Che dire, anche questa volta, una grandissima pescata. Ricchissima di abboccate e con una doppietta da sogno e che difficilmente replicherò. Pescare a fondo le orate dalla spiaggia, quando intercetti il pascolo, è veramente divertente e appassionante. Un’esperienza che difficilmente dimenticherò, anzi seguendo il link potrai vedere anche il video della cattura.

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