Sono reduce da una battuta di pesca a fondo in notturna a caccia di orate e mormore di taglia. I risultati sono stati soddisfacenti, ma non straordinari. Nonostante ciò ho imparato qualcosa e farò tesoro di quanto appreso nelle prossime uscite. Ma partiamo dall’inizio.
Sono giunto in spiaggia intorno alle 18:00 e la spiaggia prescelta è Marina di Pescia Romana. Questo arenile mi affascina sempre. Può regalare mormore e orate, ma anche ombrine e spigole. Uno spot buono in tutti i periodi dell’anno, se ci sono le condizioni meteo giuste.
Le condizioni meteo portano dei venti da sud-ovest moderati e mare poco mosso. Niente surfcasting per oggi. Ma non importo anche la classica pesca a fondo è divertente, soprattutto se trovi la giornata giusta.
Il racconto
Il tramonto è sempre un momento emozionante da vivere. Ci si aspetta sempre l’incontro con un pesce importante, come un’ orata big. La tensione è alta, le canne sono in acqua. Una canna nel sotto riva con 75 grammi di piombi, doppio bracciolo da 120 cm dello 0,20mm e arenicola. Una canna con 125 grammi sulle media distanza, sempre con due braccioli da 120 cm dello 0,20 mm con arenicola. L’ultima canna invece l’ho piazzata alla massima distanza, piombo da 150 grammi, mini-trave, bracciolo da 200 cm dello 0,23 e bibi come esca.
Cerco di spiegare la postazione prescelta. Essendo il mare abbastanza calmo ho individuato una punta di sabbia. La prima secca si trovava a circa 30-50 metri da me. Camminava parallela alla spiaggia ma diagonalmente. Quindi la canna più leggera l’ho messa sul primo canalone dove la secca era più vicina, così da poter intercettare più facilmente i pesci. La canna con 150 grammi messa sul secondo canalone, mentre la canna con 125 grammi si trova sul canale perpendicolare. Con quest’ultima cerco di pescare sul costone generato dalla secca.
Orate e mormore: bibi e arenicola
Le prime tocche tardano ad arrivare, praticamente alle 22:00 mi trovo con zero pesci nel secchio, a differenza del mio amico Daniele. Lui si è piazzato su una punta alla mia destra a circa 50 metri da me. Ha già nel secchio un paio di mormore, catturate nel primo canalone. Evidentemente i pesci camminano nel primo canalone a sfavore di corrente e lui riesci ad intercettarli prima. Per quanto le tocche non sono molte.
La prima tocca arriva verso le 22:10, proprio sulla canna messa sul canale perpendicolare, messo alla massima distanza. Un’ orata da porzione ha abboccato all’arenicola. Purtroppo ho provato a rilasciarla, ma il mare l’ha riportata a riva. Quindi l’ho messa nel secchio, almeno non è stata sacrificata invano.
Poco dopo vedo sgrullare la vetta della Shimano Speedmaster Beach. Corro a ferrare e sento qualcosa di carino attaccato all’amo. Recupero una bella mormora. Finalmente mi inizio a divertire.
Innesco bibi e arenicola per l’orata
La canna con il bibi non sembra portare pesce. Decido quindi di fare un innesco ancora più adescante. Arenicola e bibi insieme. E l’abboccata non tarda ad arrivare. Vedo la vetta della canna bacchettare ripetutamente. Corro a ferrare e sento subito pesante. Dalle testate non può essere che un’orata. E infatti è proprio lei. Da quell’innesco corposo, mi sarei aspettato qualcosa di più grande, ma non importa.
Dopo l’orata, un’ altra bella mormora è finita nel secchio e il combattimento è stato esilarante. Avendola catturata nel sotto riva, ho dovuto allentare la frizione.
Purtroppo dopo questa cattura ho avuto altre 3 mangiate belle, tra cui una spiombata clamorosa, ma non ho trovato nulla sull’amo. Grande disdetta. Dopo due miri e un grugnitore, la serata è giunta al termine.
Nonostante non ho fatto tantissimi pesci, mi sono divertito comunque. Se fossi riuscito a portare nel secchio quelle altre tre abboccate, sarebbe uscito fuori un bel carniere. Ma la fortuna non è stata dalla mia parte. Difficilmente vado liscio quando i pesci abboccano. Evidentemente mangiavano male.
Ti è mai capitato di lisciare i pesci? Secondo te da cosa dipende?