Dopo un periodo di magra ho sono andata a fare un po’ di PAF a Santa Severa. Finalmente sono riuscito ad interrompere un serie di pescate demoralizzanti, sia per le catture di soli pesci sotto misura, sia per gli innumerevoli contrattempi. L’ultima pescata con un pesce di taglia, risale al 7 Maggio, quando a Campo di Mare, tra un granchio e l’altro, sono riuscito a catturare una mormora di buona taglia.
Nei giorni precedenti alla battuta di surfcasting è spirato vento di Libeccio con conseguente intorbidemento dell’acqua e arrivo di posidonia da largo.
Nonostante il mare fosse stato in scaduta inoltrata, il rischio di trovare dello sporco era abbastanza elevato, ma come ben sapete non sempre si può andare quando sarebbe giusto farlo. A volte per necessità… si va quando si può! 😀
La località prescelta è Santa Severa, per esser più precisi a destra del castello. I partecipanti alla battuta di pesca dalla riva sono: io, Marco, Stefano e Federico (questi ultimi sono giunti sulla spiaggia parecchie ore prima rispetto a me e Marco, che siamo arrivati solo alle 21:30).
Il mare è quasi calmo, c’è solo qualche ondina nei pressi del gradino di risacca. Sulla spiaggia ci sono accumuli di alghe sparsi un po’ ovunque. Stefano ci ha subito rassicurato dicendoci che lo sporco è solo nei primi 10 metri, per il resto invece sembra tutto pulito. Il buon Federico invece poco prima del tramonto aveva catturato un’ oratella e un’ ombrina da 28 cm di lunghezza.
Come assetto di pesca ho deciso di utilizzare, oltre al solito trave con doppio snodo e terminali da un metro posti rispettivamente a 10 e 110 cm dal piombo (montato sulla Cassiopea 160 gr), un calamento un po’ più da agonista: 180 cm di 0.35 con 3 snodi posti a 10, 90, 170 cm dal piombo. Per il terminale più alto ho messo un flotterino per la ricerca di qualche pesciotto di galla (montato sulla Cattura MN).
Per le prime due ore di pesca non è accaduto praticamente nulla, ma senza perdere la speranza ho continuato a ricercare il pesce con più determinazione del solito e proprio mentre stavo per rilanciare la Cassiopea 160, vedo il filo in bando della Cattura MN. Le possibili opzioni dell’accaduto sono due, o qualche alga ha tirato un brutto scherzo oppure qualcosa ha abboccato alla lenza. Faccio un paio di giri di mulinello per rimettere il filo in tiro e cercare di scoprire l’arcano. Tempo due secondi e il vettino si piega! Finalmente una mangiata decente! Ferro e recupero una mormora!
Mi sono emozionato! In quel momento tutte le brutte esperienze passate, erano passate veramente! 😀
Rapidamente slamo la mormora e rinnesco l’arenicola sui tre ami, la fiducia sul calamento a 3 braccioli era stata ripagata.
Dopo un’ ora, la situazione non è variata di nulla. Sembra proprio che i giochi siano finiti, ma proprio quando stavamo decidendo di chiudere tutto, vedo saltare un serra a 15 metri dalla riva. Mi si illuminano gli occhi! In un batter d’occhio insieme a Marco, cambiamo l’assetto di pesca sulla Cassiopea 160. Metto la bobina con lo 0.28 conico sullo Shimano Ultegra XTA 14000, short rovesciato come trave, terminale dello 0.45 lungo un metro più altri 20 cm di cavetto d’acciaio. Sfiletto la mormora e la innesco su un bell’amo del 3/0. La caccia è aperta.
La pesca al serra mi manda il cuore in gola! Vedere la mangiata di questo straordinario predatore di toglie il respiro! L’adrenalina mi sale a mille solo al pensiero! Nel mentre ad una 50 di metri ne vedo saltare un altro! L’entusiasmo alle stelle! 😀
Peccato però, che il filetto di mormora non ha dato il suo effetto! Forse l’acqua torbida non è stata di mio aiuto, in più la mormora non emana lo stesso odore di un filetto di cefalo o di sarda! Beh dopo un’ ora di attesa abbiamo deciso di togliere le tende e di rientrare a casa!
Nono sono soddisfatto del pescato, in quanto è decisamente scarsino, però ho ritrovato la fiducia nei miei mezzi! L’importante è che sia finito il periodo no! 😀