Dopo le numerose uscite a vuoto del mese di Maggio, ho deciso di sfidare di nuovo la sorte. Purtroppo o per fortuna quando le battute di pesca dalla riva o di surfcasting all’orata non vanno come dovrebbero, il senso di sfida accresce in me! Questi periodi di magra, nel mio percorso di pescatore, hanno sempre portato dei benefici, diciamo che dopo un cappotto sono sempre più riflessivo e cerco di capire con maggior concentrazione cosa posso ancora migliorare. Il mese appena trascorso è stato molto particolare e spesso la pioggia ha fatto da padrona. Tutto ciò ha ritardato le accostate dei pesci tipici della stagione. Visionando le pagine di facebook dedicate al surfcasting, sembra che qualche pesce buono sia uscito, ma è anche vero che i pescatori sul web sono tantissimi e una rondine non fa primavera!
Surfcasting all’orata: le condizioni meteo-marine
La spiaggia prescelta per la battuta di surfcasting è Marina di Pescia Romana. L’ultima volta che sono stato qui, ho passato qualche ora di pesca molto divertente e speravo di replicare.
Una perturbazione era appena passata e secondo il meteo il mare sarebbe montato di scirocco nel pomeriggio, poi verso sera il vento sarebbe girato verso ovest passando da libeccio per poi soffiare perfettamente da ponente.
Il compagno di avventura questa volta è stato Stefano, un amico conosciuto grazie al blog circa un anno fa.
Siamo giunti sull’arenile intorno alle 17:15. Il mare si presentava leggermente mosso e sembrava una scaduta perfetta. Nella mia testa ero convinto di trovare un po’ più di mare visto le previsioni, ma evidentemente tutto era stato anticipato.Osservando il mare si notavano perfettamente secche e canaloni, ero proprio certo di fare una grande pescata.
Ci siamo posizionati proprio su due canaloni ben definiti e tra le nostre postazioni ci saranno stati 50 metri di distanza. Nel video potrai veder con i tuoi occhi il punto prescelto per la battuta di surfcasting.
Surfcasting all’orata: la cattura
Ho subito montato 3 canne con le seguenti combinazioni: Cassiopea 160 gr con mulinello Shimano Ultegra CI4 14000 XTA, come montatura ho scelto un long arm, con terminale da circa 120 cm. Volevo tentare le orate sulla lunga distanza cercando di pescare oltre l’ultimo frangente.
Artico Silente 5ooo Gialla 180 gr con mulinello Daiwa Windacast 5000 Z, short rovesciato per la ricerca di qualche spigola sotto riva, dato che le condizioni sembravano quelle adatte.
Cassiopea 120 gr con mulinello Daiwa Windcast 4500 Z, pater noster con doppio snodo con terminali da circa 80 cm, per la ricerca delle ombrine nella media distanza.
Quasi subito è arrivata la prima abboccata sulla canna di Stefano, l’arenicola aveva fatto centro! Nel video potrai osservare il recupero di una discreta oratella da 400 grammi. Come inizio non c’era veramente male!
Surfcasting all’orata: Il buon auspicio
Dopo la cattura l’entusiasmo era alle stelle, un orata alle 18,00 del pomeriggio ti pensare che questa può essere la serata giusta, ma l’insidia era in agguato. All’improvviso un forte vento di libeccio si è alzato. Il mare da quasi calmo, ha iniziato a gonfiarsi pesantemente.Le onde imponenti si susseguivano l’una dopo l’altra, mentre il vento spirava tra le loro creste alzando degli spruzzi. I piombi non riuscivano a tenere più il fondo, c’era bisogno delle piramidi.
Le onde che frangevano sul bagnasciuga entravano sempre di più verso la sabbia asciutta, ho dovuto spostare tutta l’attrezzatura per evitare che la trasportasse via il mare. Praticamente sono arrivato a pescare quasi in prossimità della macchia mediterranea che avevo alle mie spalle.
Surfcasting all’orata: Filo in bobina troppo piccolo
Inizialmente per pigrizia, non ho cambiato le bobine dei mulinelli con quelle più adatte per l’occasione e purtroppo ho commesso un grave errore. Le onde smuovevano troppo il fondale e le piramidi venivano ricoperte da troppa sabbia e il povero monofilo dello 0.18 non era in grado di sostenere lo sforzo. Difatti ho stuccato subito con due canne. A quel punto ho deciso di lasciare la Cassiopea 120 fuori, dato che solo le piramidi da 150 grammi riuscivano a tenere il fondo’, mentre per gli altri due muli ho sostituito le bobine, una con il filo conico dello 0,28 e l’altra con lo 0,40 diretto. La fortuna ha voluto che recuperando la lenza sia riuscito in una sola botta a recuperare le due perse precedentemente! 🙂
Ovviamente la mareggiata di Libeccio ha le sue controindicazioni. Una sacco di bottiglie sono state trasportate dal mare sulla riva, per non parlare di pezzi di plastica e sporcizia varia, per fortuna di alghe nemmeno l’ombra. Dentro di me speravo che la situazione si calmasse in un paio di ore, ma più passava il tempo e più il mare si ingrossava, ma proprio quando stavamo decidendo di chiudere perché la pesca era insostenibile, il vento ha cessato di soffiare improvvisamente.
L’epilogo
Sembrava un segno del destino, forse da lì a poco ci sarebbe stata una scaduta fantastica da sfruttare. Purtroppo non si è è verificato quello che ho immaginato, il mare continuava ad aumentare di intensità e anche le piramidi da 150 gr venivano spiaggiate con estrema facilità. Per forza di cosa alla fine abbiamo dovuto chiudere tutto e rimandare alla prossima uscita.
Purtroppo sto passando un periodo un po’ particolare con la pesca, sembra proprio che la fortuna mi abbia abbandonato nell’ultimo mese. Nonostante ciò non demordo. Mi piacciono le sfide e persisterò fino a quando non mi toglierò una bella soddisfazione! Caso mai potrebbe essere proprio Venerdì 22 Giugno, il giorno prescelto per il secondo raduno di SurfcastingBlog!
Se tu dovessi fare un resoconto delle pescate effettuate nel mese di Maggio, cosa mi diresti? Anche tu hai avuto un periodo di magra oppure ti sei tolto diverse soddisfazioni?