Dopo le forti perturbazioni della scorsa settimana, aspettavo con ansia il momento della scaduta del mare. La mareggiata era stata molto forte e avevo seguito passo passo tutte le sue fasi attraverso le webcam in rete. Partenza ore 21.30 da Roma per raggiungere una spiaggia in Toscana, tra la foce del fiume Albinia e la Foce del fiume Osa. Siamo giunti sull’arenile verso mezzanotte e in pochi minuti ho preparato le mie tre canne. Il mare era in una fase di scaduta inoltrata, purtroppo per impegni non siamo potuti partire prima, ma le serata comunque dava l’idea di essere prolifica. Ho scelto con calma la mia postazione prima di aprire l’attrezzatura e solo dopo avere individuato un bel canalone, perpendicolare alla spiaggia, ho iniziato a pescare. Come esche mi ero portato calamaro, cannolicchio, americano e koreano. Ho diversificato la mia pesca con le tre canne: per la Scirocco ho optato per un short con terminale di un metro e mezzo con un bel filetto di calamaro alla ricerca della spigola di taglia lanciato nei primi metri; per la Mitchell Mediterranee pro competition sempre un short basso con un terminale di un metro lanciato nei pressi del primo scalino; in ultimo per la mia Tubertini da ledgering ho montato un pater noster con due terminali di 80 cm, lanciato sempre nei pressi dello scalino. Le prime tocche non si sono fatte attendere. Un bel sarago mangia al cannolicchio innescato sull’ amo beack della mia Mitchell. Mentre recuperavo il pesce, sento la frizione del mulinello Scepter, montato sulla Scirocco, sfrizionare per un istante. Dopo aver recuperato il sarago corro a vedere cosa fosse successo, recupero il calamento e con molta delusione noto che l’amo era stato stuccato. Maledizione!!! La serata è continuata con diverse tocche sempre di saraghi e nel mio secchio ne ho contati 5. Poco prima dell’alba ho combattuto con un bel grongo da un chilo che mi ha dato filo da torcere. Direi che la serata è stato molto soddisfacente e una cosa è chiara, non vedo l’ora di partire per un’altra battuta di surfcasting.
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