Vai al contenuto
Surfcasting Blog » Racconti » Surfcasting: serata divertente in Giannella

Surfcasting: serata divertente in Giannella

saraghi, mormore, sugheri pescati a surfcasting

Dopo le ultime uscite a surfcasting non andate a buon fine, le mia voglia di fare un bel carniere era quasi insostenibile. Avevo studiato attentamente la perturbazione in arrivo portata da venti di scirocco, c’era solo un hot spot da battere: Gianella.
Siamo giunti in spiaggia, io e il mio amico Cristian, intorno alle 18.00 dopo ben tre ore di viaggio a causa di vari rallentamenti sulla via Aurelia.
Il cielo è di un colore grigio velato, il vento è  leggero grazie al monte Argentario che protegge questo arenile dallo scirocco, il mare è totalmente calmo. Mitchell Mediterranee Pro Competition con mulinello Daiwa 4500 X Windcast e Tubertini da legering con mulinello Abu Cardinal 3500, sono state la mia scelta sulla attrezzatura.
Per vedere il primo pesce abbiamo dovuto attendere il cambio di luce e un bel sughero rimase attaccato al koreano con pop-up di Cristian. Subito dopo vedo bacchettare in punta sulla mia Mitchell, ferro e recupero una bella mormora rimasta ingannata dalla mia arenicola. Specifico che utilizzavo travi a doppio snodo, di cui uno vicino al piombo mentre l’altro sopra di un metro. Come terminale ho utilizzato 90 cm dello 0,18.
Appena slamata lo mormora, un forte tocca sulla Tubertini! Un occhiata aveva mangiato il mio koreano con pop-up. Da questo momento in poi, i pesci a galla per una ventina di minuti hanno banchettato con le nostre esche, tant’è che non facevamo in tempo a lanciare che subito le canne si flettevano. Altre tre occhiate e un sugherello sono finiti nel nostro secchio. Dopo questa sfuriata, la situazione si era tranquillizzata nuovamente.
La pioggerella ci aveva accompagnato per tutta la serata, un po’ stanco mi sdraio sulla sabbia a fissare gli starlight nel buio, quando improvvisamente la mia Mitchell si piega prepotentemente. Mi alzo di scatto e ferro. Sentivo battere il pesce dall’altra parte, pensavo fosse un oratella ma invece un bel sarago da 4 etti aveva divorato la mia arenicola. Dopo altri dieci minuti un altra bella mangiata sulla Mitchell e  una mormora da lì a poco sarebbe finita nel mio secchio. Purtroppo a causa degli impegni lavorativi del mio amico del giorno dopo, intorno a mezzanotte e mezza siamo stati obbligati a smontare tutto. Questa volta non mi posso proprio lamentare, ci siamo molto divertiti e anche se non abbiamo tirato fuori il pesce da sogno, la costanza delle tocche ha reso molto vivace la serata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *